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SUL NUOVO ACCORDO TRA ITALIA E SANTA SEDE
Per i tipi deUa Casa editrice Giuffrè, di Milano, è uscito nel dicembre 1987 il volume che raccoglie gli Atti del Convegno Nazionale di Studio su Il Nuovo Accordo tra Italia e Santa Sede, curati da Raffaele Coppola. Il Convegno promosso daU'Università degli Studi di Bari, Facoltà di Giurisprudenza, e dalla Casa della Divina Provvidenza, Opera 'Don Uva' di Bisceglie, si è tenuto fra Bari e Bisceglie dal 4 al 7 giugno 1984, d'intesa con l'Associazione canonistica Italiana e con l'Unione dei giuristi cattolici italiani, sezione di Bari. Svoltosi con straordinaria tempestività, poiché l'Accordo fu concluso a ViUa Madama il 18 febbraio 1984, il Convegno, nei suoi atti, racchiude tutti i contenuti e gli indirizzi ecclesiasticistici italiani di oggi e propone all'attento lettore un panorama di spunti e di prospettive sui quali, presumibilmente, si moverà l'approfondimento dottrinale e giurisprudenziale nei prossimi anni. Ma, gli Atti non sono solo una mera pubblicazione di quanto emerso ed approfondito nei quattro giorni di lavori e neUe sessioni in cui il Convegno si articolava, sono qualcosa di più: l'omaggio deUa cultura ecclesiasticistica e canonistica più accreditata ad un Maestro del diritto ecclesiastico, al prof. Renato Baccari, che per trentacinque anni ha insegnato in queUa Università, profondendo tutto il Suo impegno, scientifico, in primis amministrativo, poi nel 'coUegare l'esperienza e il metodo di studio deUe scuole ecclesiastiche del diritto canonico con il metodo e l'esperienza della dottrina laica, in particolare italiana' (Coppola). Ad un discorso di ordine generale e metodologico sono ispirati gli interventi e Ie relazioni del compianto prof. Gismondi, che individuava come principio guida neUa interpretazione del nuovo testo concordatario queUo deUa coUaborazione per quanto attiene i rapporti Stato-Chiesa cattolica; del prof. Coppola, che offriva una panoramica di queUo che si sarebbe affrontato nel corso del Convegno; del prof. SpineUi, che sottolineava Ia incidenza del magistero conciliare sia sul nuovo Accordo sia suUa nuova codificazione canonica, pur rinvenendo neUa disciplina pattizia il discognoscimento di ogni posizione privilegiata (pp. 83, 85). SuI versante del valore deUa gurisprudenza costituzionale il prof. Starace si soffermava suUa influenza avuta daUa Corte costituzionale in ordine aUa disciplina del febbraio 1984 (p. 101), che il prof. MirabeUi qualificada come fondata 'suI metodo del consenso', in quanto garanzia anche dei diritti di libertà (pp. 110, 111). Questi diritti venivano esaminati specificamente daUa prof. FumagaUi CaruUi neUa duplice prospettiva di estensione deUa sovranità deUo Stato e di tutela deUa libertà deUa persona (p. 132) e dal prof. VanniceUi, che evidenziava come 'svolta storica' Ia strada tracciata da Giovanni XXIII, con Ia Pacem in terris (p. 633).
* R. Coppola (curati da), Atti del Convegno Nazionale di Studio su Il Nuovo Accordo tra Italia e Santa Sede (Milano, Giuffrè Editore, 1987) xx-844 pp.
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