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REDC 47 (1990) 577-89
LO STATO GIURIDICO DEI FEDELI
IN UNA COMUNITA SOCIALISTA
La posizione giuridica della Chiesa negli Stati a regime comunista é sempre stata al centro degli interessi dell'Europa occidentale. Spesso ji mondo libero non aveva o non ha una conoscenza adeguata dell'esistenza e delle possibilitá pastorali della `Chiesa del silenzio' sotto i regimi antiecclesiastici. Parecchi Stati dell'Europa orientale, tra questi anche la Yugoslavia, sono stati firmatari dei documenti internazionali sui diritti fondamentali dell'uomo; i quali peró poi in pratica e nelle circostanze concrete, non hanno né rispettato e né applicato né la lettera né lo spirito di quei documenti, che garantiscono ji rispetto dei diritti umani 1 tra quali anche il diritto fondamentale di professare pubblicamente la fede sia come singoli individui sia come in gruppo 2 Il presente articolo vuole far vedere quale é la posizione giuridica delle comunitá dei credenti in uno Stato dell'Europa orientale con ideologia ufficiale del marxismo, cioé nella legislazione della Repubblica socialista di Slovenia in Yugoslavia. La Repubblica socialista di Slovenia anualmente é una delle sei repubbliche socialiste in Yugoslavia con capitale Ljubljana. Gli abitanti (circa 1.960.000) sono prevalentemente romano-cattolici (1.650.000) 3 . Il Papa Paolo VI, il 22 novembre 1968, istitui la Provincia ecclesiastica slovena che comprende ora le tre diocesi slovene e cioé Parcidiocesi di Ljubljana e le diocesi di Maribor e Koper. I confini dell'odierna Provincia ecclesiastica slovena coincidino con quelli territoriali della
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1 Giovanni Paolo 11, '11 discorso al nuovo ambasc atore di Yugoslavia presso la Santa Sede 27-11-1989', L'Osservatore romano, 27-28-11.1989,4. 2 `L'intervento dell'arcivesvoco R. Martino, Osservatore permanente della Santa Sede all'ONU dinanzi al terzo Comitat'o .della 43ma Assemblea Generale', L'Osservatore romano, 26-1 1 1988,5. 3 Annuario Pontificio, Cittá del Vaticano 1988.
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