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INTRODUZIONE DEL DIVORZIO E SUE CONSEGUENZE IN ITALIA
(continuazione *)
3. Ad evitare che tale problematica interessi «soprattutto il politico ed il sociologo» e per evidenziare, nel contempo, i principali tratti che Ia distinguono, vale continuare a cogliere, attraverso l'esposizione dei tentativi parlamentari e degli insuccessi relativi, anche Ie linee essenziali dello sviluppo giuridico della vicenda divorzio35. Si è accennato all'idea che ha ispirato Ie proposte dell'on. Salvatore Morelli, alla proposta dell'on. E. Ferri, al progetto Sansone...: i temi del rapporto fra introduzione dell'istituto ed emancipazione femminile, della condanna all'ergastolo o a grave pena detentiva come condizioni dello scioglimento del matrimonio, della distinzione fra grande e piccolo divorzio torneranno, tutti, ad essere discussi prima dell'approvazione della legge 1 dicembre 1970 n. 898 e dopo, a motivo del referendum popolare indetto per Ia sua abrogazione. Il divorzio però non sarà inteso come uno strumento per Ia elevazione «morale, intellettuale e civile» della donna ma come un diritto, il cui esercizio più non incontrava Ie limitazioni legate ad un modello di società ampiamente superato in Italia, dove l'avvenuta promozione sociale della donna, non solo moglie né solo madre, si ritenne provata per l'effettivo suo inserimento nella vita civile della nazione: sicché essa nulla avrebbe avuto da temere in caso di scioglimento del matrimonio m . Veramente non è ancora così, almeno nel centro-sud, a otto anni dall'introduzione del divorzio e nonostante Ia recente riforma del diritto di famiglia. Alla serie di progetti dell'on. Morelli seguì, 1'1 febbraio 1881, un importante disegno di legge del guardasigilli on. Villa 37 : l'idea di base consisteva
Vid. R)EDC 36 (1980) 57-6». Lo spunto per questa riflessione è stato offerto da una premessa del Barbiera, 3 cui vanno riferite Ie parole fra virgolette (L. BARBiERA : Op. cit., p. 1). 36 Cfr. Ie osservazioni dell'Olivero intorno all'intervento della pubblicista A. Zarri, svo!to in occasione della tavola rotonda, tenutasi a Brescia il 6-7 maggio 1967 (per iniziativa di "La Famiglia"), i cui atti sono pubblicati nel volume Cattolici in dialogo - Il divorzio in una società democratica, Brescia, 1968 (G. OLiVERO : Cattolici e divorzio, in il diritto ecclesiastico. 1968, I, p. 93). Per l'informazione bibliografica testé fornita, v., ancora, Io.: Op. cit., p. 90. 37 La "monografia", che, "in forma di relazione" (così il GiURiAji: Atti Parlamentari, Camera dei Deputati, Legislatura XV, I sessione 1882-83-84, Documenti-Disegni di legge e relazioni, n. 87-A, p. 3), precedeva il testo di tale disegno (v. l'una e l'altro in Atti Parlamentari, Camera dei Deputati, Legislatura XIV, I sessione 1880-81, Documenti, etc., n. 159, pp. 1-28), era accompagnata dai seguenti allegati: I. Riassunto numerico degli omicidi, mancati o tentati da un coniuge a danno dell'altro, che for35
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