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RECENSIONES
Salmanticensis 66 (2019) 143-173
Richard Bauckham, (ed), Magdala of Galilee. A Jewish City in the Hellenistic and Roman Period. Baylor University Press, Waco, Texas 2018. Pp. xx + 436.
Gli scavi della città di Magdala lungo la riva ovest del Mare di Galilea offrono uno dei contributi più importanti degli ultimi anni per la conoscenza del mondo del 1° secolo d.C., periodo così fondamentale per la conoscenza del mondo sia di Gesù e del Nuovo Testamento, che del mondo ebraico che continuerà a svilupparsi con grande vitalità dopo la distruzione di Gerusalemme e del Tempio. La conoscenza di questa città, però, rischia di una lettura frammentaria, dovuta alla storia dei vari scavi, gestiti da diversi enti di ricerca, legati anche a parti diverse della proprietà del sito.
Questo libro, redatto abilmente da Bauckham, offre una possibile lettura unitaria ed interdisciplinare del sito, come promesso nella prefazione (p. viii). Il libro apre con un excursus introduttivo che discute l’identificazione di Magdala, la storia degli scavi, le origini della città, e uno sguardo d’insieme della sua storia (Bauckham, “Magdala as We Know It: An Overview”, capitolo 1). Il libro procede poi con una prima sezioni dedicata ai vari risultati di scavo, scritti da persone legate immediatamente a questi progetti di studio (capitoli 2-6).
Prima ad essere discussa è la zona del porto (Anna Lena, “The Harbor”, capitolo 2), scavata dagli archeologi dello Studium Biblicum Francescanum e la Custodia di Terra Santa negli anni 1970 e successivamente tra il 2007 e 2012. Il settore include parte del Cardo Massimo della città, acquedotti, terme, e strutture portuali, arrivando in profondità alla fondazione della città legata all’espansione asmonea nella Galilea (p. 70), e mostrando l’aspetto ellenizzato della città nonostante la sua matrice chiaramente ebraica, un ricordo che ebraismo ed ellenismo non vanno compresi come mutuamente esclusivi. Lo studio geo-archeologico del porto ha inoltre rilevato il livello antico del porto in epoca ellenistica (c. –209/208m), che permette il contrasto con altri porti di data non ben definita (p. 88).
Capitolo 3 (Marcela Zapata-Meza, “Domestic and Mercantile Areas”) presenta la zona domestica e mercantile del sito, scavata tra
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