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REDC 50 (1993) 661-668
LICENZA PRESUNTA DELLA SANTA SEDE PER IL CAMBIAMENTO DI CHIESA «SUI IURIS»
Papa Giovanni Paolo II ha stabilito 1. 26 novembre 1992 1 che la licenza della Santa Sede richiesta da! can. 112 1, 1.0 del CIC per ji passaggio dalla Chiesa latina ad un'altra «Ecclesia ritualis sui iuris» puó essere presunta, tutte le volte che quest'ultima ha un'eparchia il cui territorio é sovrapponibile e quello della diocesi latina del fedele, purché ambedue i vescovi diocesani vi acconsentano per iscritto 2 . Per spiegare II valore di questa disposizione, esporró le norme per l'appartenenza alla Chiesa latina ed i termini qui usati (can. 111), e quelle relative al passaggio dalla Chiesa latina ad un'altra «Chiesa rituale sui iuris», cioé ad una Chiesa orientale (can. 112), confrontandole con quelle del CCEO (= Codex Canonum Ecciesiarurn Orientaliurn) cc. 29-38. Apparranno cosi le similitudini tra i due codici, ed anche le differenze, dando cosi luce al presente tentativo di superarne una.
Appartenenza ad una chiesa «sui iuris» La locuzione «Ecclesia ritualtS sui iuris» fu adottata dalla Pontificia Comrnissione per la revisione del CIC in due ~mentí diversi, per significare le chiese che II decreto conciliare Orientaliurn Ecclesiarum chiama «Ecclesiae particulares seu Ritus»'.
II «coetus specialis studii de Lege Ecclesiae Fundamentan» adottó questa locuzione nella sua decima sessione (23-27 febbraio 1976) 5 , che era la terza dacché
1 Cf. Rescritto «Ex Audientia Sanctissimi, die XXVI mensis Novembris, anno MCMXCII», AAS 85 (1993) 81. 2 Testo del Rescritto: Secretaria Status, 'Rescript im ex Audientia Ss.mi , 26 Novembris 1992, AAS 85, 1992, 81: 'Ad normam can. 112, §1, Codicis Iuris Canonici, quisque vetatur post susceptutn Baptismum alii ascribi Ecclesiae rituali sui iuris, nisi licentia ei facta ab Apostolica Sede. Hac de re, probato iudicio Pontificii Consilii de Legum Textibus interpretandis, Summus Pontifex Ioannes Paulus II statuit eiusmodi licentiam praesumi posse, quoties transi.tum ad aliam Ecclesiam ritualem sui iuris sibi petierit Christifidelis Ecclesiae Latinae, quae Eparchiam suam intra eosdem fines habet, dummodo Episcopi dioecesani utriusque dioecesis in id secum ipsi scripto ipsi scripto consentiant. Ex Audientia Sanetissirni, die xxvi mensis Novembris, anno MCNIXCIF. 3 Per un commento a questi ultimi canoni, cf. J. D. Faris, Eastern Catholic Churches: Constitution and Governance (New York 1992) 153-183; D. Salachas, Istituzioni di diritto canonico delle Chiese coitoliche orientan (Roma-Bologna 1993) 76-94. 4 Cf. M. Brogi, «Le chiese sui iuris nel Codex Canonum Eccles a urn Orientalium», REDC 48 (1991) 519-524. 5 Cf. Communic. 9 (1977) 297-299; giova tuttavia rilevare che nell'ultima revisione dello schema LEE (24-29 settembre 1979), il qualificativo «ritualis» dispiaceva alla stragrande maggioranza dei Consultori: cf. Communic. 12 (1980) 31 et 32.
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