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REDC 50 (1993) 607-622
LIBRI SINODALI TARDO MEDIEVAL' IN UNGHERIA Ji libro sinodale di Esztergom
LA NOZIONE DEL LIBRO SINODALE
Riguard0 i documentí sia dei ven i concili provinciali o altri particolari celebrati con la partecípazione di un certo numero di vescovi, sia dei sinodi diocesaní, la prima preoccupazione della ricerca era, fino a tempí recenti, l'edízione scientifica dei testi e l'analisí del loro contenuto. Neglí ultimi anni, lo studio dei codici manoscritti che conservano testi di sinodi diocesani medievali, ha richiamato Pattenzione a delle nuove categoríe. L'analisi formale della presentazíone di questi testi nei manoscritti ha chiaríto in un modo nuovo diverse nozioni di generi letterarí, tra quali é particolarmente importante quello dei «líbri sinodali» (libri synodales) 1 . Nella letteratura storica recente la categoría del liber synodalis viene usata per indicare l'insieme di queí testi sinodali che sono stati iscritti nel medesimo codice manoscrito uno dopo l'altro. In tal senso usa questa espressione per esempio Joseph Avri1 2 . Nel quadro di questo concetto si colloca pure la definizione secondo la quale il libro sinodale sarebbe un volume che contiene costítuzioni sinodalí, in cui parroci hanno iscritto posteriormente anche i cambiamentí effettuati dai sínodi succesivi 3 . Esaminando attentamente la terminologia medievale soprattutto rícercando i nomi, con cui queste opere definiscono se stesse, alcuní studiosi spagnoli hanno recentemente chiarito che nella penisola iberica, ma anche in Italia e in Francia, l'appellativo liber synodalis o liber sinodícus veniva spesso usato per certí trattati o ríassunti contenenti gli argomenti principali che i chierici impegnati nella pastorale dovevano conoscere per il loro ministerio. Il genere del libro sinodale in questo ultimo senso veniva descritto da Bernardo Alonso, Francisco Cantelar e Antonio García y García nel modo seguente: Esso é un libro manuale, ossia un riassunto che contiene i temí principali della fede, il cui contenuto doveva essere conosciuto ed esposto ai fedeli dal clero impegnato nel lavoro pastorale. L'unico autore del libro sinodale era il vescovo, il quale lo promulgava, ma senza aveno sottomesso all'approvazione del sinodo, come era invece d'uso nel caso delle altre costituzioni sinodali. Tutti i sinodi diocesani —almeno nella Castiglia— dove è stato promulgato
1 Ultimamente ha dato una panorama della nuova visione di questo genere letterario A. García y García, 'Asambleas episcopales (conferenza pronunciata al 9th International Congress of Medieval Canon Law, Munich 13-18 july 1992). 2 j. Avril, Les statuts synodaux angevins de la secunde ,710i ié do XIII siécle (Les statuts synodaux franÇais du XIII siécle 3; París 1988) 20. 3 Cf. C. R. Cheney, English synodalia of the Thirteenth Cenit ( 2 0xford 1968) 46-47.
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