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REDC 46 (1989) 179-187
1 SINODI DIOCESANI DEL POST-CONCILIO
. INTRODUZIONE
Nel 1972, riflettendo sull'opportunitá di convocare il sinodo diocesano di Cracovia, it card. Wojtyla scriveva: 'come é noto, sono ancora in corso i lavori sulla nuova codificazione del diritto canonico. In queste condizioni, un Sinodo pensato soltanto sotto l'aspen° canonico rimarrebbe come sospeso per un periodo tanto lungo quanto lunga sarebbe l'attesa del nuovo codice. Nello stesso tempo peró il Concilio ha portato una grande ricchezza di pensiero e ha iniziato su vasta scala it rinnovamento pastorale della Chiesa, rinnovamento che si va giá realizzando e che non permette di aspettare le leggi canoniche, ma anzi le precorre e le condiziona. E da questo lato il Sinodo sembra moho necessario. In queste circostanze sembra moho piú necessario di un sínodo puramente canonico nelle condizioni dello status preconciliare. E chiaro che in questo caso dovrá essere un Sinodo soprattuto pastoral& 1 . In queste parole non é difficile ritrovare l'eco degli interrogative che, al termine del Vaticano II, accompagnarono it ritorno di molti vescovi nelle loro diocesi. Ii Concilio aveva avviato un processo di rinnovamento che era urgente recepire nelle Chiese particolari; lo strumento piú idoneo per realizzare questa recezione era sicuramente sinodo diocesano, come insegnava l'esperienza seguita alta celebrazione del Concilio di Trento; ma la disciplina giuridica del sinodo appariva inadeguata, espressione di una ecclesiologia (quena che aveva ispirato it Codex del 1917) lontana dagli insegnamenti concilian; era quindi necessario cercare strade nuove per conferire al sínodo diocesano una configurazione pastorale consona ai contenuti di cui esso doveva essere manifestazione. Non erano affatto chiari peró (anche perché il Concilio non aveva affrontato a fondo il problema) 2 i profili di questo cnuovo' sinodo: quali poteri spettavano al vescovo? quale molo era riservato ai laici? quale efficacia avrebbero posseduto le deliberazioni sinodali? quale era il significato, soprattuto, del carattere pastorale che si intendeva conferire al sinodo? Si apriva cosi un vasto campo di sperimentazione, soltanto in parte circoscritto, nel 1973, dalla promulgazione del Direttorio pastorale dei vescovi Ecclesiae ¡mago 3
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1 II sinodo pastorale del archidiocesi di Cracovia, 1972-79 (Libreria Editrice Vaticana, Cittá del Vaticano 1985), p. 213. 2 Nei documenti concilian i é contenuto soltanto un rapido cenno ai sinodi diocesani nel n. 36 del decreto Christus Donsirnes, dove si auspica che questi 'veneran& [...] instituta novo vigeant robore'. 3 II Direttorio, in particolare, prevedeva la posibilitá che anche i laici prendessero parte al sinodo, sottolineava l'opportunitá di coinvolgere nella sua preparazione l'interna comunitá diocesana e suggeriva che gli schemi dei decreti e delle risoluzioni fossero sottoposti all'esame e alla discussione dei membri del sinodo, pur rimanendo riservato al vescovo it potere di conferire valore giuridico alle disposizioni sinodali.
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