SUMMA. Repositorio Institucional

ESPRESSIONI DOCUMENTARIE DEL CULTO EROICO DI ALCMENA Sergio Russo Natus Alcmena posuit pharetras et minax vasti spolium leonis, passus aptari digitis smaragdos et dari legem rudibus capillis. Sen. Phaedr. 317-320 Il dramma volge al termine. Anfitrione conduce Alcmena fuori dalla reggia, la strattona, le rivolge parole ingiuriose. La trascina fino ad un mucchio di legna accatastata, provvede a legarla, ora interrogandosi su quanto sta per compiersi, ora deplorando quella che ritiene essere la turpe condotta della moglie. Un’accusa rimbomba pesantemente nell’aria: adulterio1. Alcmena, piuttosto, si dichiara innocente, per quanto il marito rimanga sordo alle sue spiegazioni. Sta per appiccare il fuoco ma ad un tratto, tutt’intorno riecheggia una voce, appare una luce, forse si ode il fragore di un tuono: Zeus compare sulla scena. A lui si deve l’equivoco, a lui risalgono le responsabilità ed Anfitrione, compreso il disegno divino, accetta 1  Langlands 2006: 211-218.

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