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I discorsi di Giove a Venere c Giunone nei libri 1 c 12 dcll' «Eneide»
Il tema della composizione deìl'Eneide è stato affrontato spesso in studi di letteratura latina. Già Donato l ci dava Ia notizia che Virgilio aveva preliminarmente scritto in prosa i dodici libri del poema e successivamente aveva loro dato veste poetica, lavorando però non ordinatamente dal primo aU'ultimo libro, bensì scegliendo a piacere ora questo ora queU'episodio. I sostenitori della tesi continuativa neUa stesura del poema si fanno forti del fatto che Virgilio non ha dato l'ultima mano al poema e si valgono di ciò per spiegarsi diverse incongruenze nel corso dell'opera e i versi lasciati a metà. Le tesi emergenti si sono fondamentalmente ridotte a quella sostenuta dal Rostagni2, che vuole l'opera composta continuativamente dal primo al dodicesimo libro e a queUa sostenuta dal Gercke 3, dal Paratore4, dal D'Anna5 che, invece, suppone composta anteriormente Ia seconda esade di libri con l'eccezione del libro sesto e quasi certamente del secondo. Questa tesi è ancora articolata daUa teoria deUa composizione effettuata non sempre per Ubri interi, ma talvolta per singoli episodi; Ia presenza dl gruppi di versi stesi provvisoriamente come nesso o come promemoria di luoghi importanti sui quali Virgilio intendeva ritor1 Vitae Vergilianae antiquae, ed, C. Hardie (Oxford 1966); Vita Donati, 23: Aeneida prosa prius oratione formatam digestamque in XIJ libros particulatim componere instituit, prout liberet quidque, et nihil in ordinem arripiens. 2 A. Rostagni, Svetonio, *De poetis* e biografi minori fTorino 1944). 3 A. Gercke, Die Entstehung der Aeneis (Berlin 1918). 4 E. Paratore, Una nuova ricostruzione del *De poetis* di Suetonio, 2 ed. (Bari 1950); Virgilio, 2 ed. (Firenze 1954). 5 G. D'Anna, Il problema della composizione dell'Eneide (Roma 1957); Ancora sul problema della composizione dell'Eneide (Roma 1901).
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