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VERDAD, LEY Y JUSTICIA EN LAS CAUSAS MATRIMONIALES
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"Mai non awenga che nelle cause matrimoniadi dinanzi ai tribunali ecclesiastici abbiano a verificarsi inganni, spergiuri, subornazioni o frodi di quakiasi specie!"10. Se questo però avvenisse, gli atti istruttori non sarebbero certamente sorgenti limpide di verità, che potrebbero portare i giudici, nonostante Ia loro inteegrità morale e il loro leale siorzo per scoprire to verità, a errare nel pronunziare Ia sentenza. 5. Finita l'istruttoria, inizia per i singoU giudici, che dovranno defini.re Ia causa, Ia fase più impegnativa e delicata del processo. Ognuno deve arrivare, se possibile, alla certezza morale circa Ia verità o esistenza del fatto, poiché questa certezza è requisito indispensabile affinchè il Giudice possa pronunziare Ia sentenza : prima, per così dire, in cuor suo, poi ¡dando il suo suffragio nell'adunanza del collegio giudicante. Il Giudice deve ricavare tale certezza "ex actis et probatis". Anzitutto "ex actis" poiché si deve presumere che gli atti siano fonte di verità. Perciò il Giudice, segundo Ia norma di Innocenzo HI, "debet universa rimari" u, cioè deve scrutare accuratamente gli atti, senza che niente gai sfugga. Poi "ex probatis", perchéil giudice non può limitarsi a dar credito alle sole affermazioni; anzi deve aver presente ohe, durante l'istruttoria, Ia verità oggettiva possa essere stata offuscata da ombre indotte per cause diverse, come Ia dimenticanza di alcuni fatti, Ia loro soggettiva interpretazione, Ia trascuratezza e talvolta il dolo e Ia frode. E necessario che il giudice agisca con senso critico. Compito arduo, perchéé gli errori possono essere molti, mentre invece Ia verità è una sola. Occorre dunque cercare negli atti Ie prove dei fatti asseriti, procedere poi alla critica di ognuna di tali prove e confrontarla con Ie altre, in modo che venga attuato seriamente il gracuzione alla Sacra Romana Rota, 2 ottobre 1944, in AAS 3>6 (1944) 2'82. "Iudex... usque ad prolationem sententiae debet universa rimari", in c. 10, X, De fide instntmentorum, II, 22; ed. Richter-Friedberg, II, 352. 12 MoraMum L 19, c. 25, n. 46. PL vol. 76, col. 126. 13 Pio XH: Allocuzione alla Sacra Romana Rota, 1 ottobre 1942, in AAS 34 (1942) 339, n. 1. 11 Can, li&69, par. 1. 15 AAS 34 (194)1) 3i39-343.
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